GI.MA. TRANS prima in Italia a coniugare metano e gruppo Frigoblock elettrico.

Lug 25, 2018 | News | 0 commenti

Il massimo del green.


INSTALLATI SU MOTRICE SCANIA DA 340 CV, I NUOVI GRUPPI FRIGO, DISTRIBUITI IN ITALIA DA THERMO KING, SONO AZIONATI DA UN ALTERNATORE COLLEGATO AL MOTORE ALIMENTATO A METANO LIQUIDO. I VEICOLI, CON DUE CELLE LAMBERET, VIAGGIANO A -30 GRADI PER CONSEGNARE SURGELATI. FORNITI DA TECNO SERVICE CON L’ASSISTENZA DI R&C SERVICE COMPANY, SI TRATTA DEI PRIMI DUE ARTICOLATI FRUTTO DI UNA SCELTA SOSTENIBILE CHE BEN SI COLLOCA NEL MODUS OPERANDI DELL’AZIENDA BERGAMASCA.


Coraggio tipicamente bergamasco. Voglia di guardare avanti e proiettarsi nel futuro. Mente aperta alle innovazioni. C’è tutto questo e di più nella scelta, certamente pionieristica, di GI.MA. TRANS nell’inserire nella flotta, prima azienda di trasporto italiana, due autocarri alimentati a metano con gruppo frigo ad azionamento totalmente elettrico. 

Fondata nel 1989 dai due soci – nonché cognati – Mario Quarti e Luigino Zuccali a Trezzo sull’ Adda, al confine tra le province di Bergamo e Monza Brianza, GI.MA. TRANS sta adoperando su base quotidiana due Scania da 340 cv alimentati a LNG, equipaggiati con gruppo di refrigerazione Frigoblock elettrico, funzionanti attraverso un alternatore collegato al motore.

Consegnati da Tecno Service di Piacenza, col supporto di R&C Service Company di Caponago, che si occuperà del- l’assistenza, rappresentano l’eccellenza Frigoblock – marchio distribuito in Italia dalla Rete Thermo King – quanto a gruppi frigo dal minor impatto ambientale. 

I due mezzi – gommati Michelin con sponda caricatrice Anteo – sono già all’opera nel Nord Italia, al servizio della clientela di GI.MA. TRANS, rappresentata da importanti gruppi della Distribuzione Organizzata quali MD, In’s Mercato (del Gruppo PAM) e Panta Frost.

“I due veicoli – spiega Stefano Quarti, rappresentante della seconda generazione delle famiglie al timone dell’ azienda bergamasca con il fratello Luca e le cugine Simona e Roberta – effettuano trasporto di surgelati viaggiando a -24 gradi. Avevamo bisogno dell’assoluta necessità di tenere il freddo soprattutto nei mesi estivi, quando basta l’apertura delle portiere per il carico-scarico per far salire vertiginosamente la temperatura. I quasi 30mila watt di potenza di questo gruppo frigo consentono la massima tranquillità”. 

Com’è nata la scelta di acquisire due veicoli con un allestimento sostenibile certamente all’avanguardia? 

“GI.MA. TRANS – risponde l’ingegner Marco Tosi, Sales Manager Italy & Israel Thermo King – è nostro cliente storico. Dal mio arrivo in Thermo King non mi sono mai mancate le occasioni di far loro visita. La percezione di un’azienda proiettata al futuro è immediata. Quando abbiamo proposto di mettere alla prova un’ unità elettrica con risparmio di gasolio, nel giro di trenta secondi hanno accolto l’idea, dimostrando un’apertura mentale tutt’ altro che scontata.

Qui non si tratta di fare questioni di prezzo iniziale, ma di puntare sul lungo termine, con la consapevolezza che l’investimento di oggi renderà sicuramente in termini di risparmio e miglior efficienza, garantendo quindi un miglior servizio al cliente finale”. L’altra faccia della medaglia è anch’essa di grande importanza.

“Per la nostra clientela – spiega Mario Quarti – utilizzare veicoli a basso impatto ambientale è un biglietto da visita importante. Questi due veicoli prestano servizio per MD, che ha condiviso l’idea accogliendola con entusiasmo. Da sempre la nostra politica è puntare sulla qualità del servizio, e questa passa da partnership con fornitori che garantiscono il meglio sotto ogni aspetto”. 

La “molla” che ha portato Quarti a sposare l’idea dei due allestimenti innovativi è stata un viaggio a Parigi: Enrico Bonvini di Tecno Service e Renato Cravino di R&C Service Company lo hanno invitato a far visita a un’ azienda di trasporto francese, che stava già adoperando i gruppi elettrici Frigoblock. Al ritorno, per l’imprenditore bergamasco concretizzare in Italia quell’idea che stava già funzionando Oltralpe era più che un’ipotesi.

“Ridurre il consumo – prosegue Mario Quarti – è una priorità per contenere spese inutili e salvaguardare l’ambiente: da un’ analisi della geolocalizzazione dei mezzi qualche anno fa abbiamo scoperto che solo per le volte in cui un nostro mezzo è fermo a motore acceso si consumano dai 40 ai 50 litri al mese.

Siamo inoltre consapevoli che la committenza è sempre più attenta all’innovazione e, fiduciosi di lavorare con partner che ben conosciamo, abbiamo provato i primi due veicoli. E stiamo già predisponendo tutto per raddoppiare con altri due mezzi: manca solo qualche ultima modifica da apportare”.