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Flessibilità e Adattabilità nel Settore Logistico
“Sapersi ADATTARE”: è questa l’essenza del settore logistico. Una definizione semplice che racchiude però enormi complessità e che richiede lo sviluppo della capacità di adattarsi alle esigenze dei clienti della GDO e quindi della domanda del mercato attuale.
La flessibilità operativa nell’autotrasporto coinvolge ogni aspetto del processo, dal momento della pianificazione a quello della consegna, una qualità che deve essere affinata ogni giorno per offrire un servizio di valore a ogni anello di questa catena, compresi i consumatori finali.
Ottimizzare i flussi di trasporto non significa solo ridurre i tempi di consegna o minimizzare i costi operativi come ad esempio il consumo di carburante, ma è il primo tassello che permette alla stessa azienda di autotrasporto di adattarsi alle esigenze del cliente. In questo puzzle, composto da orari di consegna, bancali, pallet e gestione degli imprevisti, la versatilità è tutto.
Stagionalità e Ottimizzazione dei Flussi
In un’azienda di autotrasporto come GI.MA.TRANS la monotonia ‘non è di casa’, perché ogni giorno bisogna adattarsi ad una quotidianità diversa, si pensi ad esempio al tema dei volumi di trasporto e ai picchi di stagionalità. Flessibilità può tradursi, in questo caso, con “aumentare o diminuire la disponibilità dei mezzi in base alla domanda del periodo dell’anno – estate o inverno – o del periodo festivo – Natale o Pasqua”. Questi cambiamenti possono essere considerevoli e chi trasporta beni deperibili lo sa bene, proprio come sa che ogni anno è diverso e detta le proprie regole, e a volte la stagionalità non sempre corrisponde ai mesi solitamente interessati da certe esigenze.
Tuttavia esistono delle linee guida: ad esempio si nota un periodo generalizzato di bassa stagionalità nei mesi di gennaio, febbraio e novembre. Nel secco invece – che include il beverage – la distribuzione dei flussi in ingresso ai CeDi nel corso dell’anno è influenzata dall’elevato consumo nei mesi estivi di acqua e di bevande in generale. Altri picchi di stagionalità sono concentrati a settembre, che per molti produttori è il mese delle promozioni e del “back to school”, e nell’ultimo mese di ogni trimestre (marzo, giugno, settembre, dicembre) per obiettivi di tipo commerciale.
Nel settore del fresco, invece, la variabilità dei flussi è riconducibile principalmente ai latticini. Generalmente, la maggior parte dei produttori, indipendentemente dalla filiera logistica (entrata, distributiva, interna o di ritorno) dichiara di registrare un calo delle vendite a gennaio dovuto ai precedenti picchi di consumo del periodo natalizio.
Sapersi adattare in questo settore significa inoltre saper gestire la modularità delle rotte, per cambiare in real time – e nel minor tempo possibile – i percorsi dei mezzi quando necessario, che si tratti di imprevisti, congestione stradale o cambiamenti last minute da parte del cliente, con lo scopo di rispettare sempre i tempi di consegna.